Le differenze
Esistono due varietà di rum: il rum tradizionale e quello agricolo.
La storia, le materie prime e le caratteristiche da cui nascono sono molto diverse.
Rum tradizionale
Gli esperti e gli studiosi collocano la nascita del rum tra il XVI e il XVII secolo. Per alcuni in Brasile, per altri alle Barbados, altri ancora a Cuba o nelle isole francesi.
Tutti sono, però, d’accordo su un fatto: Sono stati gli schiavi delle piantagioni a scoprire che dalla melassa (uno scarto della lavorazione dello zucchero) fermentata e distillata si otteneva un liquore forte, di scarsa qualità ma che leniva le loro fatiche e sofferenze quotidiane.
Gli spagnoli prima e poi gli inglesi sfruttarono la scoperta, mettendo a punto nuovi sistemi di distillazione della melassa e iniziando la produzione e commercializzazione del Ron (in spagnolo) o Rum (in inglese) nelle Americhe e in Europa.
Quindi, l’uso della melassa è la caratteristica principale dei rum chiamati tradizionali per distinguerli da quello agricoli, di qualità senz’altro superiore.
I distillati appena prodotti sono tutti di colore trasparente. Per ottenere il tipico colore “ambrato”, in molti rum industriali si aggiunge “caramello“, cioè zucchero liquefatto e brunito mediante cottura.